Moda e Tessile, un comparto da più di 500.000 addetti e 50.000 aziende presenti su tutto il territorio nazionale che grazie anche alla digitalizzazione, nel 2022 supera il muro dei 100 miliardi di Euro.
La ripresa del settore tessile post pandemia è stata favorita da diversi fattori, tra cui la ripresa economica, la crescita della domanda interna e l’incremento delle esportazioni verso mercati esteri. Ma non solo: l’innovazione e la digitalizzazione hanno svolto un ruolo fondamentale nel rilancio del comparto, con l’adozione di nuove tecnologie e l’evoluzione dei modelli di business.
Sul fronte della digitalizzazione, infatti, il settore tessile ha adottato molteplici soluzioni per migliorare la customer experience e aumentare la propria competitività. L’e-commerce, i marketplace e i social network sono diventati i nuovi canali d’acquisto preferiti dai consumatori, mentre i live streaming e gli influencer hanno acquisito un ruolo sempre più importante nella promozione dei prodotti e dei brand.
Inoltre, il settore tessile ha abbracciato la sostenibilità come valore fondamentale, adottando pratiche eco-friendly e cercando di ridurre l’impatto ambientale della produzione. La sostenibilità è diventata un fattore cruciale nella scelta dei consumatori, che sempre più spesso preferiscono prodotti eco-compatibili e rispettosi dell’ambiente.
Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, il settore tessile italiano ha dimostrato una grande capacità di adattamento e di innovazione, affermandosi come un punto di riferimento a livello globale. Il futuro del comparto sembra essere molto promettente, con nuove sfide e opportunità che si presentano all’orizzonte. La digitalizzazione e la sostenibilità continueranno a essere i pilastri su cui si baserà la crescita del settore, garantendo una moda sempre più innovativa, sostenibile ed eco-compatibile.
Le dimensioni delle imprese coinvolte nell’analisi fonte Allianz-trade
Il 42% occupa tra i 10 e 49 dipendenti, il 24% tra 50 e 99, il 16% (contro il totale Tessile, Moda Accessori) ha 250 dipendenti e oltre. In termini di localizzazione, le maggiori concentrazioni di aziende del settore Tessile e Abbigliamento si registrano in Lombardia (56%), Piemonte (16%) e Toscana (10%), a queste regioni seguono, con percentuali inferiori al 10%, Veneto ed Emilia Romagna e con percentuali ancora inferiori le altre Regioni.
(fonte Allianz-trade.com centro ricerche)
E per il 2023? fonte Ipsoa
Nel 2023, l’industria della moda globale dovrà resistere all’inflazione e trovare al contempo opportunità nei cambiamenti dei modelli di consumo, nelle strategie di marketing digitale e nella ridefinizione di approcci produttivi alternativi.
La pandemia ha arrestato i flussi dei viaggiatori, che sono i pionieri del settore moda in ogni angolo del mondo. Il post-Covid ha poi visto riattivarsi questo trend di spostamenti di milioni di persone ripristinando i canali centrali della moda. E infatti, nonostante l’inflazione e gli scontri geopolitici in atto, si prevede comunque che il settore del lusso e della moda più in generale crescerà tra il 5 e il 10% nel 2023, trainato da un forte slancio in Cina e negli Stati Uniti.
(fonte Ipsoa)