Riportiamo all’interno della presente news sul credito di imposta del 2023, l’estratto di un articolo prodotto dalla società Quadra srl che ha spiegato in modo semplice ed esaustivo il cambio dei parametri sul credito di imposta per l’anno in corso.
Un credito di imposta è un beneficio fiscale che consente a un’azienda o a un contribuente di ridurre l’importo delle imposte che deve pagare allo Stato. Si tratta di un’agevolazione prevista dalla legge che viene concessa per favorire determinate attività o situazioni specifiche.
I crediti di imposta possono essere applicati in diversi contesti, a seconda delle leggi fiscali di ciascun paese. Ad esempio, un’azienda potrebbe beneficiare di un credito di imposta per gli investimenti effettuati in determinati settori, per la ricerca e lo sviluppo, per l’assunzione di personale o per l’adozione di misure a favore dell’ambiente.
L’importo del credito di imposta può essere utilizzato per compensare direttamente l’imposta da pagare o essere rimborsato all’azienda o al contribuente in caso di eccedenza rispetto all’imposta dovuta.
I crediti di imposta sono strumenti importanti per promuovere lo sviluppo economico, l’innovazione e l’occupazione. Consentono alle aziende di ottenere un beneficio finanziario e di ridurre i costi fiscali, incentivando al contempo determinati comportamenti o investimenti che possono essere di interesse pubblico.

Credito di imposta – industria 4.0
Industria 4.0
L’Industria 4.0 è un concetto che si riferisce alla quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dall’adozione diffusa di tecnologie digitali avanzate nell’ambito della produzione e dell’automazione industriale. Questa trasformazione mira a creare fabbriche intelligenti e connesse, in grado di utilizzare dati e informazioni in tempo reale per migliorare l’efficienza operativa, la qualità dei prodotti e la personalizzazione delle offerte.
L’Industria 4.0 si basa sull’integrazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), la robotica, la realtà aumentata, la stampa 3D e l’analisi dei dati. Queste tecnologie consentono di creare sistemi produttivi altamente automatizzati, in grado di comunicare tra loro e prendere decisioni autonome, ottimizzando i processi e riducendo gli errori umani.
Le potenzialità dell’Industria 4.0 sono molteplici. Le aziende possono implementare soluzioni di monitoraggio e controllo remoto, migliorare la gestione dell’energia e delle risorse, ottimizzare la logistica e la catena di approvvigionamento, implementare la produzione su richiesta e personalizzata, e creare nuovi modelli di business basati sui servizi.
“ Industria 4.0 e credito d’imposta, cosa cambia?
Pur variando negli anni le modalità di godimento dei benefici tra Industria 4.0 (iperammortamento) e Transizione 4.0 (credito di imposta) la legge su cui si baserà tutto l’impianto normativo tecnico delle agevolazioni è la stessa,cioè la Legge 232/2016.
Infatti le agevolazioni, dal 2020, diventano credito di imposta Transizione 4.0 ed in questa forma rimarranno fino al 2025.
Questa legge definisce negli allegati A e B le tipologie di beni che sono oggetto di agevolazione ed, a parte una modica minore della finanziaria 2019 sui software, rimane ancora oggi il riferimento per la classificazione dei beni agevolabili.
La stessa legge definisce le modalità di interconnessione che rendono i beni agevolabili. “
Approfondisci la tematica sul credito di imposta per Industria 4.0 e transizione digitale cliccando sul link che porta all’articolo dello studio Quadra srl


